Cardiomiopatia dilatativa (DCM)

Una nota sull’esercizio fisico

L’esercizio fisico è spesso raccomandato per le persone con una condizione cardiaca. L’esercizio moderato può essere importante per le persone con DCM, a seconda dei sintomi che hanno. Se hai DCM potresti parlare con i tuoi medici di quale esercizio è adatto a te. Potresti anche chiedere se puoi avere la riabilitazione cardiaca, che offre consigli pratici sull’esercizio.

Per saperne di più su cardiomiopatia ed esercizio fisico.

©Cardiomiopatia UK. Agosto 2017.,

Nota sulla proposta di revisione della definizione di DCM

Un gruppo di lavoro della Società europea di Cardiologia ha proposto una revisione della definizione di “cardiomiopatia dilatativa” (DCM). Essi propongono una nuova, ulteriore, classificazione di ‘cardiomiopatia ipocinetica non dilatata’.

Questa proposta è stata sviluppata per riconoscere quanto la DCM possa essere causa diversa e come possa presentarsi in modo diverso in persone diverse, in particolare nei parenti che condividono la condizione ma che sono colpiti in modi diversi o potrebbero non presentare alcun sintomo., Include le persone che hanno cardiomiopatia dilatativa ma il cui cuore non presenta la tipica dilatazione (ventricolo allargato) associata a questa condizione e per le persone che hanno la condizione ma devono ancora sperimentare sintomi da essa.

La DCM è solitamente definita come una disfunzione nella contrazione del muscolo cardiaco, associata all’allargamento del ventricolo del cuore (di solito il ventricolo sinistro e dandogli il termine ‘dilatato’) in assenza di altre condizioni (come l’ipertensione o la malattia coronarica)., Tuttavia, questa presentazione è variabile e non sempre chiara. Inoltre, le cause del DCM possono variare ampiamente, dalle cause genetiche alle tossine e all’infezione virale del cuore (miocardite).

La nuova, proposta, definizione di cardiomiopatia ipocinetica non dilatata identificherebbe le persone con ridotta contrazione del cuore (‘disfunzione sistolica’) ma senza dilatazione del muscolo cardiaco. Consentirebbe anche la diagnosi nei parenti, che altrimenti non avrebbero una diagnosi definita, basata sulla causa o sui sintomi: una diagnosi di DCM “definito”, “probabile” o “possibile”.,

Anche se questa nuova classificazione, se procede, non cambierà le opzioni di trattamento per DCM, consente l’identificazione di DCM in persone che potrebbero altrimenti non soddisfare l’attuale, limitata, definizione della condizione, e consentirebbe il trattamento per essere iniziato prima, se del caso.

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