virus dell’immunodeficienza Felina: un modello interessante per l’AIDS studi e un importante gatto patogeno

Il lentivirus virus dell’immunodeficienza felina (FIV) è un diffuso patogeno del gatto domestico che è principalmente trasmesso attraverso le punture, anche se con altri mezzi di trasmissione sono inoltre possibili. La sua prevalenza varia dall ‘ 1 al 10% in diverse popolazioni di gatti in tutto il mondo, rappresentando così un grande serbatoio di animali infetti naturalmente., FIV assomiglia al virus dell’immunodeficienza umana (HIV) sotto molti aspetti. Le somiglianze includono le caratteristiche strutturali del virione, l’organizzazione generale e la grande variabilità del genoma, il ciclo di vita nell’ospite infetto e, soprattutto, il potenziale patogeno. L’infezione è associata a segni di laboratorio di immunosoppressione e a una grande varietà di superinfezioni, tumori e manifestazioni neurologiche. La nostra comprensione di FIV sta migliorando costantemente e sta fornendo importanti indizi sulla patogenesi dei lentivirus che inducono immunodeficienza., Il recettore cellulare per FIV è diverso dall’equivalente felino della molecola umana CD4 utilizzata dall’HIV; tuttavia, il principale segno distintivo dell’infezione è una progressiva perdita di linfociti T CD4+ come nell’infezione da HIV. I meccanismi con cui FIV sfugge alle risposte immunitarie dell’ospite sono attivamente studiati. FIV causa la lisi delle cellule T infette e sembra anche predisporre queste cellule all’apoptosi. È stata documentata anche l’infezione di macrofagi e altri tipi di cellule., Per ragioni ancora da capire, la neutralizzazione mediata da anticorpi degli isolati freschi di FIV è molto inefficiente sia in vitro che in vivo. Gli studi sulla vaccinazione hanno fornito alcuni risultati incoraggianti, ma le difficoltà incontrate sembrano corrispondere a quelle incontrate nello sviluppo del vaccino contro l’HIV. La suscettibilità FIV agli agenti antivirali è simile a quella dell’HIV, fornendo così un prezioso sistema per la valutazione preclinica in vivo delle terapie. Si conclude che per molti aspetti FIV è un modello ideale per gli studi sull’AIDS.

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