PMC (Italiano)

La diagnosi di iperkaliemia si basa solitamente su studi di laboratorio, sebbene l’elettrocardiogramma (ECG) possa contenere cambiamenti suggestivi di iperkaliemia. I risultati tipici dell’ECG nell’iperkaliemia progrediscono da onde T alte e “a picco “e da un intervallo QT accorciato all’allungamento dell’intervallo PR e alla perdita di onde P, e quindi all’allargamento del complesso QRS che culmina in una morfologia” sinusoidale” e morte se non trattata.,1-3 Il trattamento dell’iperkaliemia pericolosa per la vita si concentra sul blocco degli effetti sul potenziale transmembrana del miocita e sulla conduzione cardiaca, nonché sulla diminuzione dei livelli di potassio extracellulare.3 Il calcio (cloruro di calcio per via endovenosa o gluconato) può efficacemente bloccare l’effetto dell’innalzamento extracellulare del potassio sui miociti cardiaci in pochi minuti ripristinando un gradiente elettrico più appropriato attraverso la membrana cellulare.,2 Bicarbonato di sodio, beta-2 agonisti adrenergici e la combinazione di glucosio e insulina guidano il potassio intracellulare e abbassano il livello di potassio sierico extracellulare.3 Infine, il potassio corporeo eccessivo può essere rimosso con sodio polistirene solfonato (Kayexalato), mentre l’emodialisi rappresenta il metodo definitivo per ridurre i livelli di potassio sierico.2,3

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