L’occhio umano

Il campo visivo umano binoculare si estende su circa 220 gradi in orizzontale e 135 gradi in verticale. Tuttavia, il livello di dettaglio non è omogeneo in tutto il campo visivo. La qualità di queste informazioni dipende da dove cade sulla retina. Circa il 94% delle cellule fotosensibili nell’occhio sono bastoncelli e circa il 6% sono coni. Le aste non richiedono molta luce per funzionare, ma, d’altra parte, forniscono solo un’immagine sfocata e meno colorata dell’ambiente circostante., Per una visione più dettagliata e chiara, i nostri occhi sono anche dotati di cellule fotorecettrici chiamate coni. I coni sono presenti in tre diverse varietà; quelli che registrano lunghezze d’onda corte (blu), medie (verdi) o lunghe (rosse). Pur essendo efficiente nel fornire un’immagine chiara, i coni richiedono più luce per funzionare. Quindi, quando guardiamo le cose quando è buio intorno a noi, perdiamo la capacità di vedere il colore e utilizzare principalmente le informazioni registrate dalle aste, fornendoci un’immagine in scala di grigi., I coni si trovano principalmente all’interno della fovea, dove sono strettamente imballati fornendo un’immagine chiara e luminosa dell’ambiente in quella regione.

La figura a sinistra è una rappresentazione schematica di come le cellule fotosensibili elaborano il campo visivo. L’area a fuoco e a colori rappresenta la parte del campo visivo coperta dalla fovea (alta densità di celle a cono). Questa zona ha una forma leggermente irregolare e ha un diametro di circa mezzo millimetro (circa 1-2 gradi visivi)., All’interno del resto del campo visivo (le aree parafoveali e periferiche) l’immagine che percepiamo diventa più sfocata e quindi più difficile da interpretare e discriminare in alto dettaglio.

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